Come autrice e relatrice per presentare il mio libro “Fai spazio alla felicità”
A questo Salone del Libro potrò dire “io c’ero”, non solo come lettrice affezionata, ma come autrice e relatrice.
Il mio libro mi sta portando a creare dei momenti e delle esperienze professionali e umane nella vita, che mai avrei immaginato.
Essere presente in un evento così significativo per il mondo della letteratura è stato un privilegio e un’emozione che porterò sempre nel cuore.
Mai l’avrei immaginato
Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha chiuso le sue porte dopo un’edizione straordinaria, segnando un record di partecipazione.
Quest’anno, per la prima volta sotto la guida di Annalena Benini, l’evento ha accolto un incredibile afflusso di visitatori, con numeri che hanno superato ogni aspettativa.
Dal 9 al 13 maggio, Torino è stata il centro nevralgico della cultura letteraria, con più di 200.000 appassionati di libri che si sono riversati nei corridoi del Lingotto Fiere.
Ma questa edizione è stata speciale non solo per i numeri, bensì per il tema che ha permeato ogni angolo della fiera: “Vita Immaginaria”.
Questo concetto, tratto dal saggio di Natalia Ginzburg, ha reso omaggio alla potenza creativa della vita che si dipana tra le pagine dei libri, nelle pellicole cinematografiche e nelle opere d’arte.
“Vita Immaginaria” non è solo un tema, ma un invito a esplorare i confini della creatività umana, a dare vita a mondi alternativi, a sognare e a sperare in un futuro migliore.
Non avrei immaginato che un libro mi restituisse una visione migliore di me stessa.
La mia immaginazione ha lavorato in silenzio e con determinazione mi ha portato fino a Torino.
Che meraviglia.
E voi cosa immaginate di far accadere di straordinario entro un’anno?